Care amiche, cari amici,

possiamo dirci, credo, molto soddisfatti di avere finalmente messo a regime questo sito, il sito della Società per gli studi di storia delle istituzioni, dandogli finalmente una forma e una continuità che in passato non aveva.

Lo abbiamo fatto perché pensiamo che il tempo attuale o e quello che verrà una volta sconfitta la pandemia ci impongano sempre di più di praticare forme diverse e plurime di comunicazione e esigano anche da noi storici delle istituzioni una capacità – come si dice – di “stare in rete”.

Il sito è stato ripensato interamente nella sua articolazione, con l’obiettivo di renderlo utile, di aumentarne gli accessi, ma soprattutto di accrescere la partecipazione di tutti noi.

Darà notizia delle attività della Società a tutti i livelli ma anche di quelle iniziative magari assunte sotto altra forma e con diverso logo che però si riconnettano alla attività dei soci.

Vi prego quindi di voler collaborare attivamente, non solo alla parte informativa trasmettendo le notizie (come già fate per consentire le comunicazioni poi diramate da Antonella Meniconi) ma anche a quella di elaborazione, inviando scritti, interventi, proposte, suggerimenti.

Niente è definitivo, il che significa che anche l’attuale articolazione delle rubriche potrà essere arricchita o comunque modificata via via a seconda dei bisogni che emergeranno dall’esperienza.

Due amici esperti in informatica, Massimo Baffoni e Agnese Bertolotti, presteranno la loro opera preziosa per alimentare con tempestività il sito e inserire il materiale che passeremo loro. Li ringrazio molto sin da ora. Un canale youtube rilancerà le iniziative che prenderemo.

 

La Società di cui facciamo insieme parte ha ormai 28 anni di vita, la rivista uscirà nel 2021 per il ventisettesimo anno consecutivo e con una periodicità (lo rivendico) che non è mai venuta meno. Abbiamo stabilmente oltre 200 soci iscritti. Abbiamo tenuto regolarmente e teniamo da molti anni convegni nazionali e “Giornate Le Carte e la Storia/Il Mulino”. L’apparato organizzativo, per quanto povero e basato sul volontariato generoso di alcuni, si è dimostrato efficiente. Gli organi sociali – assemblea e direttivo – funzionano. Credo che possiamo essere tutti insieme orgogliosi di questa continuità di lavoro.

Sui risultati raggiunti non tocca a me valutare: certo, quando fondammo la Società, con l’idea di mettere insieme competenze accademiche e professionali, storici delle istituzioni con o senza il titolo specifico insieme a operatori delle fonti istituzionali, non speravamo (o almeno io non osavo sperarlo) di durare tanto tempo. Credo che possiamo esserne, insieme, soddisfatti. Una parte, non so quanto grande o piccola, della ricerca nel nostro campo l’abbiamo anche suscitata noi, o almeno l’abbiamo incoraggiata, vi abbiamo contribuito, l’abbiamo fatta conoscere.

 

Dal prossimo mese di giugno, dopo una elezione “in remoto” che sperimentiamo per la prima volta con qualche emozione, avremo un direttivo rinnovato. Personalmente non ne farò più parte (sarà la prima volta), perché credo giusto – e con me altri componenti di vecchia data del direttivo – far posto a un ricambio.

Dunque è questa per me anche l’occasione per ringraziarvi. E per formulare un progetto personale di lavoro diverso, che non mi porterà naturalmente fuori della Società ma anzi io spero si possa concentrare sempre sulla rivista. E alla rivista affiancheremo sin da subito (il primo sarà il 16 aprile alle ore 16) quelli che abbiamo chiamato “gli incontri de Le Carte e la Storia”. In remoto, scegliendo almeno una volta al mese temi e studiosi che abbiano contribuito in questi ultimi anni ai nostri studi. Ne avrete il primo elenco (per lo meno dei più prossimi) tra qualche giorno.

Come si dice, insomma, ed è tanto più bello poterlo dire nei momenti difficili che ancora attraversiamo, la trasmissione continua. Restate sintonizzati e contribuite, per favore, a renderla sempre più interessante.

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Le Carte e la Storia

La rivista dell'Associazione. Dal giugno del 1995, in pubblicazioni semestrali, raccoglie importanti contributi alla storiografia storico-istituzionale e ai suoi sviluppi, con speciale attenzione al suo rapporto con il patrimonio delle fonti.

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