Convegni e Seminari

Strategie di dominio e logiche di resistenza:
la riforma degli statuti cittadini tra diritto, politica e diplomazia in Età Moderna

30 giugno - 1 luglio 2025
Campus Economico-Giuridico
Sala Bertocchi
via dei Caniana n. 2, Bergamo

I “Beni culturali” da Bottai a Spadolini

Identità, Tutela e Conservazione del Patrimonio culturale

Ciclo di Seminari organizzati dall'Archivio storico della Presidenza della Repubblica nel Centenario della nascita di Giovanni Spadolini

 

“Sulla formazione e trasformazione di Roma in Città Capitale (1870 – 2024)”

 

“…Mi è venuto incontro dovunque io mi sono recato, cosi vivo, così alto, vibrante, il ricordo di Roma, da sembrare veramente singolare che in Paesi nei quali la "hispanidad" è un dato fondamentale non solo del carattere etnico ma anche della storia, la civiltà latina si impersoni e si esprima essenzialmente nel ricordo di Roma.

Mi è parso, e ho avuto occasione di dirlo anche là, che si rinnovasse veramente, ma ancora in dimensione più grande, quel miracolo che l'Impero Romano allora creò. Pensavo alla immensa grandezza dell'impresa di dilatare Roma e il suo territorio, fino ai limiti oltre i quali i geografi segnavano "hic sunt leones", e di affermarvi non soltanto la potenza militare ma la sapienza del diritto e la saggezza amministrativa.

Ma quello che è accaduto dopo, e per questa grande tradizione di romanità e per la sopravvenuta fusione della romanità con il Cristianesimo, è miracolo ancora più grande, perché i confini di questo Impero, che io chiamerei spirituale, si sono dilatati per tutto il mondo, sicché chi viaggia per ogni Paese di ogni continente sente sempre identificare la civiltà moderna con la romanità e con la tradizione che nel nome di Roma si esprime. Mi è parso che questo generale riconoscimento non fosse luogo comune. Perché è una affermazione che viene dall'uomo di cultura come dall'uomo politico, dall'uomo della strada, come dalla parola semplice ma espressiva dell'uomo di lavoro…Non credo di indulgere a retorica se io ricordo queste cose, perché mi sembra che se esse potrebbero in parte essere definite cose comuni e risapute, hanno però tale valore di testimonianze per i valori universali che Roma sintetizza e racchiude…”

(ASPR, Intervento del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, “In occasione del conferimento della cittadinanza onoraria di Roma”, Campidoglio, 21 aprile 1961)

 

“…‘E affermo ancora una volta, che Roma, Roma sola deve essere la capitale d'Italia’. E perché Roma sola potesse e dovesse esserlo, Cavour disse subito dopo :‘in Roma concorrono tutte le circostanze storiche, intellettuali, morali, che devono determinare le condizioni della capitale di un grande Stato. Roma è la sola città d’Italia che non abbia memorie esclusivamente municipali; tutta la storia di Roma dal tempo dei Cesari al giorno d’oggi è la storia di una città la cui importanza si estende infinitamente al di là del suo territorio, di una città, cioè, destinata ad essere la capitale di un grande Stato.’…Parole, quelle di Cavour, che non è superfluo richiamare in questo giorno del 140° anniversario del ricongiungimento di Roma con l’Italia divenuta unita e indipendente…”

(ASPR, Intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, “In occasione del conferimento della cittadinanza onoraria di Roma”, Campidoglio, 20 settembre 2010)

 

“…L'Italia che è dentro ciascuno di noi è espressa dalla cultura umanistica, dall'arte figurativa, dalla musica, dall'architettura, dalla poesia e dalla letteratura di un unico popolo. L'identità nazionale degli italiani si basa sulla consapevolezza di essere custodi di un patrimonio culturale unitario che non ha eguali al mondo.

Forse l'articolo più originale della nostra Costituzione repubblicana è proprio quell'articolo 9 che, infatti, trova poche analogie nelle costituzioni di tutto il mondo: "La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione". La Costituzione ha espresso come principio giuridico quello che è scolpito nella coscienza di ogni italiano. La stessa connessione tra i due commi dell'articolo 9 è un tratto peculiare: sviluppo, ricerca, cultura, patrimonio formano un tutto inscindibile.

Anche la tutela, dunque, deve essere concepita non in senso di passiva protezione, ma in senso attivo, e cioè in funzione della cultura dei cittadini, deve rendere questo patrimonio fruibile da tutti. Se ci riflettiamo più a fondo, la presenza dell'articolo 9 tra i "principi fondamentali" della nostra comunità offre una indicazione importante sulla "missione" della nostra Patria, su un modo di pensare e di vivere al quale vogliamo, dobbiamo essere fedeli. La cultura e il patrimonio artistico devono essere gestiti bene perché siano effettivamente a disposizione di tutti, oggi e domani per tutte le generazioni…”

(ASPR, Intervento del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in occasione della Consegna delle Medaglie d'Oro ai Benemeriti della Cultura e dell'Arte, Palazzo del Quirinale 5 maggio 2003)

 

A proposito del volume

 

Roma Capitale: la nascita di una politica unitaria per i Beni Culturali

a cura di Giuseppina Cinque, Marina Giannetto, Nicoletta Marconi (Quasar, 2025)

 

19 giugno 2025, ore 15.00

 

Incontro di studio

Archivio Storico della Presidenza della Repubblica

Palazzo Sant'Andrea, Via del Quirinale, n.30 - 00187 Roma - Tel. 06 46993332

 

Si chiede di confermare la presenza entro il 17 giugno 2024 inviando i propri dati (nome, cognome, luogo e data di nascita) all’indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

Le congrès international sulr la justice militaire

Paris 25-26 june 2025

Ecole Militaire /Sénat

Conference programme download

Information/Registration: militaryjusticeforum.com

Contact:This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

“…Con una ancora viva e attuale invocazione, quasi una prefigurazione delle esigenze ideali di questo tempo, Piero Calamandrei, parlando ai giovani, così diceva: "Dietro ogni articolo di questa Costituzione dovete vedere giovani come voi, caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, giovani che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa Carta". E aggiungeva: "Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione". La realtà di oggi esprime nel fondo una esigenza incomprimibile di spiritualità, e dà un senso ancora più vivo a questa invocazione: è necessario dare fiducia ai giovani, indurli a trovare il dialogo non tanto con noi, ma con lo Stato democratico; spingerli alla ricerca del consenso non tanto per noi, ma per un avvenire di libertà.

Se dunque saremo stati in grado di ridare, tutti insieme, fiducia alle istituzioni (che non si esauriscono in nessuno di noi, ma che sono patrimonio comune), se avremo restituito agli italiani prospettive ragionevoli, se riusciremo ad affrontare la terza fase della Repubblica con lo spirito, le idee e le ispirazioni che abbiamo attinto dalla Costituzione e dalla nostra storia, faremo venir meno quei fattori che insidiano la nostra democrazia. Saremo insomma molto più forti e persuasivi nel chiedere a tutti di riconoscersi pienamente e lealmente in questa Costituzione…”

(Giovanni Leone, Per il Trentennale della Costituzione, Palazzo Giustiniani 22 dicembre 1977)

 

“…Il Presidente della Repubblica è garante della Costituzione. La garanzia più forte della nostra Costituzione consiste, peraltro, nella sua applicazione. Nel viverla giorno per giorno.

Garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro diritto al futuro. Significa riconoscere e rendere effettivo il diritto al lavoro. Significa promuovere la cultura diffusa e la ricerca di eccellenza, anche utilizzando le nuove tecnologie e superando il divario digitale. Significa amare i nostri tesori ambientali e artistici. Significa ripudiare la guerra e promuovere la pace. Significa garantire i diritti dei malati. Significa che ciascuno concorra, con lealtà, alle spese della comunità nazionale. Significa che si possa ottenere giustizia in tempi rapidi. Significa fare in modo che le donne non debbano avere paura di violenze e discriminazioni. Significa rimuovere ogni barriera che limiti i diritti delle persone con disabilità. Significa sostenere la famiglia, risorsa della società. Significa garantire l'autonomia ed il pluralismo dell'informazione, presidio di democrazia. Significa ricordare la Resistenza e il sacrificio di tanti che settanta anni fa liberarono l'Italia dal nazifascismo. Significa libertà. Libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nella sfera personale e affettiva. Garantire la Costituzione significa affermare e diffondere un senso forte della legalità…”

(Sergio Mattarella, Messaggio al Parlamento nel giorno del giuramento, Palazzo Montecitorio 3 febbraio 2015)

 

 

“La Pedagogia della Costituzione”

Ciclo di Seminari organizzati dall'Archivio storico della Presidenza della Repubblica

Costruire una cultura costituzionale. Policies di educazione alla cittadinanza, linguaggi, narrazioni

 

A proposito di

 

“La Costituzione aperta a tutti”

Progetto per la diffusione della cultura costituzionale promosso dall’Università Roma Tre (Dipartimenti di Giurisprudenza e di Studi umanistici) in collaborazione con l’Editore Lefebvre Giuffré

Presentazione del Protocollo d’intesa per la pubblicazione nel Portale storico della Presidenza della Repubblica dell’archivio multimediale delle 8 Edizioni de “La Costituzione aperta a tutti”

 

Incontro di studio

16 giugno 2025, ore 15.00

Archivio Storico della Presidenza della Repubblica

Palazzo Sant'Andrea, Via del Quirinale, n.30 - 00187 Roma - Tel. 06 46993332

Si chiede di confermare la presenza entro il 13 giugno 2025 inviando i propri dati (nome, cognome, luogo e data di nascita) all’indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

 

Si ha il piacere di comunicare che lunedì 16 giugno, a partire dalle ore 15.00, presso la Sala convegni dell’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica, si svolgerà un Seminario di studi dedicato alla discussione del Progetto per la diffusione della cultura costituzionale, “La Costituzione aperta a tutti”.

Organizzato dall’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica, l’Incontro si colloca nel quadro ideale e culturale che ispira, sin dalla sua istituzione, la missione dell’Archivio storico intesa a promuovere la conoscenza della storia del nostro Paese, ad esercitare la tutela della identità e del ruolo degli archivi del Quirinale, a favorirne la loro valorizzazione e fruizione attraverso il Portale storico della Presidenza della Repubblica, mediante pubblicazioni, edizioni di fonti, iniziative didattiche, seminari e convegni, acquisizione di fondi e risorse audiovisive e bibliografiche utili ad integrare il patrimonio archivistico e digitale conservato.

 

L’iniziativa, giunta alla sua VIII edizione, è nata come proposta didattica indirizzata alle scuole secondarie di secondo grado di Roma, per poi diffondersi, grazie all’impiego delle tecnologie digitali, in tutta Italia.

Decisivo è stato l’apporto di ciascun Partner per la positiva riuscita dell’iniziativa: l’Università Roma Tre ha predisposto i contenuti didattici, elaborato il programma e realizzato la curatela del volume che raccoglie i testi delle lezioni sin qui proposte; Lefebvre Giuffrè ha realizzato la pubblicazione del libro e coordinato gli uffici stampa per la promozione delle varie iniziative sui territori.

La diffusione del progetto è ora favorita dalla collaborazione con l’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica, disciplinata da specifico protocollo d’intesa firmato nel marzo 2025, inteso alla pubblicazione nel Portale storico della Presidenza della Repubblica dell’archivio delle 8 Edizioni de “La Costituzione aperta a tutti”, che verrà così integrato con le risorse archivistiche e digitali utili a documentare le attività svolte dai Capi dello Stato nell’esercizio della propria funzione di “Garanti della Costituzione” e di “Rappresentanti dell’Unità Nazionale”.

 

Con il Progetto si è inteso, infatti, creare un ponte ideale tra Università e Scuola, cercando di stimolare l’interesse dei più giovani per l’insegnamento dell’Educazione civica, privilegiando il metodo delle “parole chiave”, scelte non in quanto necessariamente presenti (o particolarmente reiterate) nella nostra Carta fondamentale, ma perché capaci di esprimere il senso profondo del messaggio costituzionale. Da “Ambiente” a “Solidarietà”, passando per “Bellezza”, “Cultura”, “Cura”, “Democrazia”, “Dignità”, “Memoria”, “Minoranze”, “Onestà”, “Rispetto” e molto altro.

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