Venerdì 28 marzo 2025, ore 15.30
“1943-1945. Dallo sbarco in Sicilia alla Liberazione”
Ciclo di Seminari organizzati dall’Archivio storico della Presidenza della Repubblica
“…Dedichiamo quest’anno l’8 marzo in Quirinale all’impegno e all’intervento attivo delle donne nel difendere e far progredire, dovunque nel mondo, i diritti e la democrazia. A Sessanta anni dalla Costituzione italiana e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, era questa la scelta più giusta.
Il richiamo ai principi solennemente sanciti in quelle Carte costituisce il presupposto e la base per ogni reale avanzamento nella condizione della donna. Possiamo ben dire che viviamo nell’ “età dei diritti”. Purché non si dimentichi quanto sia stato difficile ottenerne il riconoscimento formale - in modo particolare per quel che riguarda le donne - e quali ostacoli ancora si frappongano alla loro effettiva, piena realizzazione.
La nostra Costituzione nacque in un clima storico e ideale di eccezionale tensione innovativa e fu il frutto dei lavori di un’Assemblea nella quale prevalsero soluzioni illuminate grazie alla confluenza più nobile tra diverse ispirazioni culturali e politiche. Ma anche allora non fù facile giungere a esiti soddisfacenti specie in materia di diritti della donna. Le deputate alla Costituente, le prime elette in un’assemblea parlamentare italiana, dovettero battersi, ad esempio, per evitare che nell’articolo volto a garantire che i “cittadini di ambo i sessi possano accedere agli uffici pubblici” (e “alle cariche elettive”, si aggiunse poi), si introducesse un limite chiaramente riferito alle donne con le parole “conformemente alle loro attitudini”. Le Costituenti diedero battaglia per far cadere quel limite, che rifletteva un pregiudizio duro a morire. E dovettero ancora battersi perché nell’articolo relativo ai concorsi e alle nomine per i magistrati, non venisse iscritta la riserva “Possono essere nominate anche le donne” [ma solo] “nei casi previsti dall’ordinamento giudiziario”. Fu quindi approvato un ordine del giorno per dissipare ogni equivoco e riserva. Era il 26 novembre 1947. Fu però solo nel 1965 che poterono accedere alla carriera giudiziaria le prime donne vincitrici di concorso. Oggi, finalmente oggi, 8 marzo 2008, possiamo salutare le recenti e recentissime nomine della prima donna Presidente di Tribunale metropolitano, della prima donna Presidente di Corte d’Appello, della prima donna Presidente di Sezione della Corte di Cassazione. E ora dunque possiamo dire che quel diritto scritto nella Costituzione sta diventando pienamente realtà. Cammino, come si vede, lungo e faticoso, che molto deve - e mi riferisco all’intero quadro dei principi costituzionali - alla mobilitazione civile e ad un molteplice sforzo per far vivere la Costituzione. Lo sforzo del Parlamento, che ha nei decenni condotto a decisive leggi di riforma come quella del diritto di famiglia lo sforzo della giurisprudenza costituzionale, documentato da numerose importanti sentenze della Corte in materia di diritti delle donne lo sforzo volto a recepire nel nostro ordinamento indirizzi e direttive della Comunità e dell’Unione europea.
Non poteva che essere, ed è stato, un avanzamento graduale. Nel famoso testo di un grande pensatore liberale, John Stuart Mill - un libro del 1869, che si intitolava “La sottomissione delle donne” - si legge questo bellissimo passaggio: “La conoscenza che gli uomini possono acquisire delle donne, per come sono state e come sono, senza alcun riferimento a quel che potrebbero essere, è miseramente imperfetta e superficiale, e tale sempre sarà, fino a quando le donne non diranno tutto quello che hanno da dire. Questo tempo - osservò l’autore - non è tuttavia ancora giunto, né giungerà se non gradualmente. Un secolo e mezzo dopo, quel tempo sta giungendo…”.
(ASPR, Intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della celebrazione della “Giornata Internazionale della Donna”,
Palazzo del Quirinale, 8 marzo 2008)
“Cattolicesimo e Cultura: ottanta anni di storia delle donne in ordine alla vita democratica”
Nella ricorrenza dell’80^ delle Associazioni storiche Centro Italiano Femminile e Unione Donne in Italia
Si ha il piacere di comunicare che venerdì 28 marzo 2025, a partire dalle ore 15.30, presso la Sala convegni dell’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica, si svolgerà un Incontro di studio che trae spunto dai temi affrontati e dalle questioni sollevate nella ricorrenza degli Ottant’anni della costituzione del Centro Italiano Femminile e dell’Unione Donne in Italia.
Organizzato dall’Archivio storico della Presidenza della Repubblica, l’Incontro si colloca nel quadro ideale e culturale che ispira, sin dalla sua istituzione, la missione dell’Archivio storico intesa a promuovere la conoscenza della storia dell’Italia sabauda e repubblicana e dell’Istituzione presidenziale; ad esercitare la tutela sulla integrità, identità e ruolo degli archivi del Quirinale; a favorirne la loro valorizzazione e fruizione attraverso il Portale storico della Presidenza della Repubblica, mediante pubblicazioni, edizioni di fonti, iniziative didattiche, seminari e convegni.
Dedicato alla rappresentazione e alla discussione del lungo e complesso processo, storico-istituzionale, politico-giuridico, ma anche culturale e sociologico, che, come rileva la storiografia più recente, connota la storia complessa dell’associazionismo femminile nel nostro Paese, inteso a garantire la presenza attiva nella società di una figura di donna portatrice di valori, il Seminario rientra nel ciclo di iniziative seminariali realizzate dall’Archivio storico per gli Ottant’anni della Liberazione, intese a ripercorrere idealmente il lungo itinerario che, dal proclama di armistizio dell’8 settembre 1943, condusse il nostro Paese alla Liberazione dall’occupazione nazifascista, proclamata il 25 aprile 1945, che vide nascere, dalle rovine della guerra, una nuova e diversa Italia, che troverà i suoi compimenti il 2 giugno del 1946, con la scelta della Repubblica, e il primo gennaio 1948 con l’entrata in vigore della nostra Carta costituzionale.
Incontro di studio
Archivio Storico della Presidenza della Repubblica
Palazzo Sant'Andrea, Via del Quirinale, n.30 - 00187 Roma - Tel. 06 46993332
Venerdì 28 marzo 2025, ore 15.30
Si chiede di confermare la presenza entro il 26 marzo 2025 inviando i propri dati (nome, cognome, luogo e data di nascita) all’indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.